L'Organo a canneLo strumento fu costruito da Pacifico Inzoli nel 1884 e contrassegnato dal costruttore col numero d'opus 80, come riportato nell'Elenco Generale delle opere eseguite dalla Premiata e Privilegiata Fabbrica d'Organi del cav.PACIFICO INZOLI di Crema dal 1867 al 1888.
Ne riporta inoltre notizia l'Inventario delle suppellettili ed arredi sacri di ragione della Chiesa Plebana di Fornovo Taro compilato l'anno 1900 riportante la seguente indicazione: In santuario un organo molto buono d'Enzoli rinovato nel 1884.
Nel 1917 vennero eseguiti dei lavori importanti all'interno del Santuario che richiesero lo spostamento dell'organo dalla sua orginale collocazione; i lavori vennero eseguiti da Giuseppe Cavalli, che spostò lo strumento in quella che è la sua attuale collocazione. L'inventario del 1922 così recita: L'organo è molto buono e dal 1917 fu trasportato dal Santuario in fondo alla navata principale della Chiesa dal Maestro Giuseppe Cavalli di Lodi ed intanto fu rinnovato e pulito dal medesimo e dal Serazzi [sic!]. Operazione mal riuscita, con successive vicissitudini, tra cui la più importante avvenne nel 1941, quando Enrico Cavalli ne modifica la trasmissione dei registri da meccanica a pneumatica
L'organo attraversa successivamente un lungo periodo di degrado fino al 2005, quando (per tenace volontà dell'Arciprete mons. Giuseppe Malpeli<ndr>) Daniele Giani di Corte de'Frati (CR) lo restaura ripristinando la fisionomia dello strumento del 1884; durante lo smontaggio dello strumento si è potuta registrare la presenza di un discreto numero di canne di fattura molto più antica rispetto a quelle di Pacifico Inzoli, addirittura databili tra il XVII e XVIII sec.
(fonte: Accademia Organistica di Parma)
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